SEDE
Chiesa di Maria SS. degli Agonizzanti – Via Giovanni da Procida - Palermo
FESTA
Settimana Santa
Manganante scrive che la chiesa di Maria SS. degli Agonizzanti fu costruita “nei nostri tempi circa l’anno 1630″. Mongitore scrive che “ebbe il principio la Congregazione della Madonna degli Agonizzanti da un avvenimento accorso in Palermo nel 1614″. Essendo stato condannato a morte un certo Francesco Anello di Caccamo, alcuni fedeli facenti parte della compagnia di S. Girolamo, rimasti sconvolti da tale avvenimento, decisero di riunirsi e formare una congregazione per i condannati a morte e per gli agonizzanti di tutto il mondo. Egli aggiunge che, dopo essere stati ospiti nell’oratorio dentro il chiostro dei Padri Agonizzanti Scalzi di S. Nicolò di Tolentino, i confrati si spostarono nella chiesa di S. Vincenzo Ferreri, finché non venne ultimata la costruzione della loro chiesa, aperta il 10 marzo 1630. Aggiunge, inoltre, che la congregazione ricevette molte indulgenze concesse da Urbano VIII e che il 9 luglio 1638 la Madonna degli Agonizzanti fu eletta Patrona della città di Palermo. Dallo stesso manoscritto si ricava una notizia tratta da B. Zamparrone il quale per primo cita l’esistenza della chiesa degli Agonizzanti. Riferisce che con grande applauso l’11 marzo del 1630 si aprì la nuova chiesa nella contrata Guzzetta vicino la Ferraria e vicino la chiesa di S. Vincenzo dei Confettieri. La congregazione fu fondata dalla compagnia di S. Geronimo e i fondatori furono Marcantonio Alaymo dottore in medicina, Ludovico Sghemma, D. Vincenzo Mattiolo ed altri devoti. Sempre il Mongitore riporta una notizia tratta dal Cannizzaro, in base alla quale Paolo V, venuto a sapere che il suo teologo fra’ Vincenzio Bonincontro palermitano dell’ordine dei Predicatori frequentava la confraternita, la lodò a tal punto che volle che se ne fondasse una simile a Roma nella chiesa dei Fetebenefratelli.
Villabianca e G. Palermo riportano la tesi del Mongitore e aggiungono che la chiesa, ricostruita nel 1778, fu aperta il 1° gennaio 1784. G. Gallo anticipa la fondazione al 1614 e aggiunge che nel 1630 il Cardinale Doria si iscrisse alla confraternita.
Dall’Archivio Storico Diocesano si ricava che i capitoli furono rinnovati il 17 settembre 1783. La confraternita, che ha come scopo il perfezionamento morale e spirituale dei confrati, celebra la propria festa all’interno della chiesa.